"San Ignacio de Loyola"
Bandera de la Hispanidad en las Américas,
adoptada como símbolo de las Américas
por la séptima conferencia internacional Americana
de Montevideo el 13 de diciembre de 1933
de Montevideo el 13 de diciembre de 1933
Carlo di Borbone ritorna a Napoli in occasione della festività di San Giorgio, patrono dell’Ordine costantiniano di San Giorgio. Appuntamento per l’ investitura di nuovi Cavalieri e Dame del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio nella Pontificia Reale Basilica di San Francesco di Paola, alla Piazza del Plebiscito di Napoli. La celebrazione eucaristica è stata celebrata da padre Damiano M. La Rosa, priore della Delegazione e Correttore Provinciale dell’Ordine dei Frati minimi. E Carlo vi ha preso parte come Gran Maestro, Duca di Castro e Capo della Real Casa di Borbone due Sicilie.
I cavalieri presenti, con indosso abito scuro, rosetta e mantello; le dame con abito scuro con velo e miniatura; gli ecclesiastici, e i militari in alta uniforme, in processione per fare l’ingresso nella chiesa, preceduti dal vessillo dell’ ordine, in fila per due: gli investendi, con il mantello sul braccio sinistro, e i cavalieri e dame già investiti, con il mantello indossato. Prima di iniziare il rito delle investiture, ringraziamenti per tutte le illustri personalità intervenute, le Dame ed i Cavalieri presenti con i loro familiari ed amici, ai rappresentanti degli organi di stampa, per l’essenziale aiuto fornito in favore delle iniziative, sempre più numerose e sostanziali, dell’Ordine Costantiniano. Un grazie è stato rivolto alle alte cariche dell’Ordine, ai signori Delegati e Rappresentanti dell’Ordine. Padre Damiano M. La Rosa, nella omelia, ringrazia il Principe Carlo di Borbone per la sua presenza, e per il servizio a difesa della fede e a sostegno della città. Un ringraziamento particolare anche a Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, per essere da sempre al servizio della chiesa e del Regno delle Due Sicilie, con vasta risonanza culturale e storica. Rivolgendosi quindi agli investendi, li esorta ad amarsi gli uni con gli altri, sull’esempio del Signore; “aderendo al nostro Sacro Miltare Ordine, siete chiamati agli stessi propositi che furono il vanto degli uomini giusti, i quali vi hanno preceduto in questa missione di testimonianza e di servizio, combattendo la buona battaglia, nel propagare e conservare la Fede, testimoniandola con opere di carità”.La cerimonia ha trovato la sua consacrazione definitiva, quando i neo cavalieri e dame si sono inginocchiati al momento dell’investitura, ricevendo la mantellina e la croce dell’ordine, ascoltando il monito del Priore: “In hoc signo vinces” (In questo segno vincerai), pronunciato dall’imperatore Costantino nel 313 dopo Cristo, con il celebre editto, meglio noto come l’editto di Milano, che simboleggia la tolleranza religiosa, di “combattere la buona battaglia” e di ricevere la Croce, accompagnato dal gesto del pollice destro sulla fonte del Cavaliere.
Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio è un Ordine Equestre le cui origini, per tradizione, risalgono all’Imperatore Costantino, dopo l’apparizione della Croce ad Saxa Rubra, ed è uno dei più antichi ordini cavallereschi, si propone la propagazione della Fede e la glorificazione della Croce. Dà il suo contributo d’azione e di attività nelle opere dell’Assistenza Sociale e Ospedaliera. In particolare in Campania, tra i servizi dell’Ordine in funzione, vi è il poliambulatorio costantiniano, lo sportello legale, e quello sociale. Lo Stato Italiano ha riconosciuto formalmente la legittimità dell’Ordine e, dal 1963, autorizza i cittadini italiani a fregiarsi delle decorazioni del medesimo ai sensi dell’art. 7 della Legge 178 del 3 marzo 1951. L’Ordine è altresì iscritto alla Cancelleria del Tribunale di Napoli nel registro delle persone giuridiche. I cittadini italiani insigniti della Croce dell’Ordine possono far parte dell’Associazione Nazionale Italiana Cavalieri Costantiniani (A.N.C.C.I.) eretta in Ente Morale con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 marzo 1973. L’Ordine ha le sue delegazioni in tutta Italia, in Europa, e negli Stati Uniti d’America, ed è rappresentato in molti altri stati.
“Signore Gesù, che vi siete degnato farmi partecipare alla Milizia dei Cavalieri Costantiniani di San Giorgio, Vi supplico umilmente, per l’intercessione della Beata Vergine di Pompei, Regina delle Vittorie, del valoroso San Giorgio Martire, Vostro glorioso cavaliere e di tutti i Santi, di aiutarmi a restare fedele alle tradizioni del nostro Ordine, praticando e difendendo la Santa Religione Cattolica, Apostolica, Romana contro l’assalto dell’empietà. Essa diventi per me armatura di fede e scudo di buona volontà, sicura difesa contro le insidie dei mei nemici tanto visibili quanto invisibili. Vi prego affinchè possa avere la grazia di esercitare la carità verso il prossimo e specialmente verso i poveri ed i perseguitati a causa della giustizia. Datemi infine le virtù necessarie per realizzare secondo lo spirito del Vangelo, con animo disinteressato e profondamente cristiano, questi santi desideri, per la maggiore Gloria di Dio, la Glorificazione della Santa Croce e la propaganda della Fede per la pace nel Mondo ed il bene dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio
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